Il Sud Sudan con i suoi 664.329 chilometri quadrati, confina a nord con il Sudan, a est con l’Etiopia, a sud est con il Kenya, a sud con l’Uganda e la Repubblica Democratica del Congo.
A ovest confina invece con la Repubblica Centrafricana.
Il suo territorio è costituito da altopiani che si elevano verso sud-est. La cima più alta è il Gebel Kinyeti (3187 m).
Vaste zone del paese sono occupate da stagni e paludi. Nella parte centrale del Sud Sudan si trova una pianura argillosa, occupata da un’enorme regione paludosa nota come Al-Sudd (il Sudd).
A est il Sud Sudan è attraversato dal corso del fiume Nilo in cui tutti i torrenti e fiumi del paese confluiscono. Il Nilo Bianco (Baḥr Al-Abyaḍ) penetra nel Paese da sud sotto forma di Nilo di Montagna (Baḥr Al-Jabal) attraverso una serie di rapide a Nimule al confine con l’Uganda. Più a nord, il Nilo Bianco riceve acqua da un affluente dal fiume Sobat che proviene dall’altopiano etiopico.
Il clima del Sud Sudan è tropicale, caratterizzato dall’alternarsi della stagione secca e di quella piovosa.
La prima culmina nei mesi compresi tra dicembre a febbraio ed è caratterizzata da temperature molto calde, ma non particolarmente umide.
La seconda è invece caratterizzata da temperature più basse, ma con elevato tasso di umidità e pioggia (in particolare tra giugno e settembre).
Le abbondanti piogge estive aumentano così la superficie delle aree allagate, premettendo che il Sud Sudan costituisce già di suo la più grande palude esistente al mondo.
Le zone più aride del paese sono situate nella zona situata nella parte a sud- est del Sud Sudan, al confine con il Kenya e il Triangolo di Ileni, un’area contesa tra Sud Sudan, Etiopia e Kenya.
Nella zona meridionale confinante con il Congo si registrano le piogge più consistenti che possono raggiungere anche i 1.500 millimetri l’anno.
FLORA E FAUNA
La ricca biodiversità del Sud Sudan comprende, oltre a aree paludose e foreste pluviali, anche savane lussureggianti e zone di vegetazione di montagna.
Sono presenti anche savane aride in cui dominano acacie e alberi spinosi.
Molte sono dunque le specie animali presenti nel paese.
La fauna selvatica comprende elefanti, giraffe, leoni, leopardi, ippopotami, bufali, facoceri, antilopi, babbuini e scimmie, estremamente diffuse nelle foreste. Anni e anni di guerra civile hanno però gravemente compromesso l’esistenza di intere popolazioni animali, in particolare ippopotami ed elefanti.
L’avifauna è caratterizzata dalla presenza di pellicani, struzzi, cicogne, gru, pernici.
Numerosi sono gli insetti, a cominciare dalle zanzare, diffuse soprattutto lungo le sponde dei fiumi e le paludi, e dalle mosche ematofaghe, molto numerose durante i mesi umidi. La mosca tse-tse è presente generalmente nelle aree boschive e nelle aree di vegetazione che si sviluppano lungo i corsi d’acqua.
PARCHI A TUTELA NAZIONALE
- Il parco nazionale di Bandingilo è un’area protetta situata nel Sud Sudan, a est del Nilo Bianco e compreso tra le città di Bor (confine nord), Mongalla (a ovest) e Juba (confine meridionale). Il parco, istituito nel 1986 e a un’altitudine compresa tra i 200 e i 400 m s.l.m., occupa un’area di 16.500 chilometri quadrati. Il suo territorio è prevalentemente paludoso e caratterizzato da un clima torrido, interrotto solamente da intense piogge tra maggio e ottobre. Il parco è il luogo prediletto per l’avvistamento di numerose specie di uccelli con il turaco creastabianca, il gheppio volpino e i coraciiformes.
- Il parco nazionale di Boma è un’area protetta, dichiarata parcono nazionale nel 1979 e situata nella parte orientale del Sud Sudan, vicino al confine etiope. Ha un’area di 22.800 chilometri quadrati e, insieme al parco nazionale di Bandingilo, costituisce l’ecosistema denominato “Paesaggio migratorio Boma-Bandingilo”. Il parco si trova, rispetto a quello di Bandingilo, a un’altitudine maggiore, ossia compresa tra 400 e 1100 m. Due terzi dell’area sono costituiti da pianura alluvionale. L’altitudine aumenta procedendo verso est, raggiungendo così l’altopiano di Boma (1100 m ca.). Il parco è attraversata da molti fiumi che straripano durante la stagione delle piogge, da aprile a dicembre. Le montagne si trovano nella parte orientale del parco lungo il confine etiope e sono ricoperte da una foresta formata di fichi e combetrum. Il parco era stato inizialmente istituito per proteggere il kob dalle orecchie bianche, una particolare specie di antilope. E non solo: numerosi erano gli animali presenti nel parco, come elefanti, leopardi, bufali, gazzelle e persino ghepardi. Il parco è stato però luogo di una lunga e sanguinosa guerra civile (dal 1983 al 2005) durante la quale numerosi animali sono fuggiti in Etiopia, mentre molti altri sono stati uccisi. Il parco, dopo gli accordi di pace di Khartoum nel 2005, ha iniziato ad autogovernarsi, ma è stato costantemente minacciato dalla mancanza di infrastrutture turistiche, insieme alla presenza di sfollati della guerra civile, di taglialegna e di cacciatori. Nel 2008 è stato poi firmato un contratto tra una società degli Emirati Arabi Uniti, la “Al Ain National Wildlife” e il “Ministry of Wildlife” del Sud Sudan con l’obiettivo di sviluppare un’area turistica. I residenti della regione non sono stati però minimamente coinvolti nelle negoziazioni e nello sviluppo del progetto.
Testo a cura di Paola Scaccabarozzi