GUIDE VIAGGIO MAURITIUS
- “Mauritius, Reunion e Seychelles”, Lonely Planet, 2022, (ISBN 978-88-5926-553-5)
CARTE GEOGRAFICHE
- “Mauritius 1:50.000”, Freytag & Berndt ed., 2017, (ISBN 978-3707916867)
SAGGI
- “Tropico dei sogni”, di Ambrogio Borsani, Neri Pozza, 2016 (ISBN 978-8873058199. A metà strada tra il romanzo e il saggio, il libro è il frutto della raccolta sull’isola da parte dell’autore di documenti, testimonianze e leggende. Il racconto/saggio avanza su due piani, intrecciando vicende passate e storie contemporanee. Tra i protagonisti ve ne sono alcuni molto famosi. A cominciare da Charles Baudelaire che sbarca a Mauritius per puro caso e vi rimane solo tre settimane, ma gli amori creoli e le atmosfere esotiche segneranno per sempre la sua poesia e la sua vita. Per proseguire poi con Joseph Conrad che arriva sull’isola per imbarcare un carico di zucchero e finirà per innamorarsi di una donna misteriosa. C’e poi Mark Twain che capita a Mauritius in un viaggio lungo l’Equatore, intrapreso per porre rimedio a una brutta storia di debiti. Ma il mito dell’isola, prima di tutti, lo aveva creato Bernardin de Saint-Pierre con la romanticissima storia di Paul et Virginie, il romanzo di un amore impossibile, un’assurda tragedia del pudore.
ROMANZI
- “Il velo di Draupati”, di Ananda Devi, Edizioni Lavoro, 2004, (ISBN 978-8873130543). Romanzo ambientato nella comunità indiana dell’isola di Mauritius. La protagonista, Anjali, sopraffatta dalla grave malattia del figlio, accetta in piena autonomia il tradizionale rituale del fuoco, che segnerà per lei la nascita a nuova vita.
- “Blue Bay Palace”, di Nathacha Appanah-Mouriquand, E/O editore, 2005, (ISBN 978-8876416613). La protagonista di questo romanzo è una ragazza povera che lavora in uno hotel a cinque stelle: il Blue Bay Palace. Il direttore dell’Hotel s’innamora della protagonista, anche lui indiano, ma di una casta superiore. I due vivono una storia d’amore che, agli occhi della ragazza, sembra una favola meravigliosa, fino al giorno in cui lei scopre che l’uomo si è sposato con una donna della sua stessa casta.
- “Le rocce di Poudre d’Or”, di Nathacha Appanah-Mouriquand, E/O editore, 2006, (ISBN 978-8876417467). Tutto ha inizio nel 1892 nell’allora India britannica. Con la prospettiva di un lavoro e di condizioni di vita migliori, centinaia di indiani vengono reclutati dagli inglesi con l’inganno e spinti a raggiungere l’isola Mauritius. Si tratta di storie di fuga molto diverse tra loro e che si intrecciano: quella dell’ingenuo giocatore di carte Badri, illuso di trovare scintillanti monete d’oro sotto le rocce; quella del giovane Vythee, alla ricerca del fratello partito anni prima; quella del contadino Chotty, sfruttato dal proprietario terriero del suo villaggio, di cui è debitore; quella della vedova di sangue reale Ganga che fugge il rogo. Dopo settimane in mare, ammassati nella stiva dell’Atlas e costretti a fronteggiare la fame, le malattie e la morte, approderanno nella tanto agognata isola Mauritius. Ma al loro arrivo, non troveranno né la terra verde e fertile, né i facili guadagni che erano stati loro promessi. Ad attenderli, invece, ci sarà il duro lavoro nelle piantagioni di canna da zucchero.
- “Eva sulle sue rovine”, di Ananda Devi, Utopia Editore, 2021, (ISBN 978-8873058199). Quattro adolescenti, Sad, Eva, Clélio e Savita, vivono a Troumaron, uno dei quartieri più poveri di Port Louis, la capitale dell’isola Mauritius, rinomata meta turistica per migliaia di villeggianti europei. Il sobborgo africano e le sue strade, veri protagonisti del romanzo, sono il teatro in rovina dove i quattro giovani inscenano i propri destini e, nel contempo, la prigione da cui vogliono fuggire. Eva usa il corpo come merce di scambio, alimentando la malinconia e la frustrazione di Sad, che ne è innamorato. Savita è l’amica più cara della protagonista: complicità e gelosia cementano un rapporto complesso e ondivago. Clélio, invece, è un ragazzo in guerra col mondo e con se stesso, che trova nel pericolo una ragione di sopravvivenza. Il colpo di scena è un crimine abietto che scuote Troumaron e stravolge le giovani vite dei quattro.
- “Paul e Virginie”, di Jaques-Henri Bernardin de Saint-Pierre, Gondolin editore, 2021, (ISBN 978-8898647804). Si tratta del famoso romanzo settecentesco menzionato da Borsani. In un’isola remota e incontaminata dell’Oceano Indiano, Pile de France (Mauritius), colonia francese nel Settecento, due giovani si amano sin dall’infanzia. Il loro idillio si trasforma però in dramma non appena incontreranno gli obblighi e le convenzioni della cultura occidentale, che porterà alla tragica conclusione. Permeato delle lezioni dei filosofi illuministi, soprattutto Rousseau, il romanzo di Bernardin de Saint-Pierre suona come una sferzante critica della società classista e schiavista della Francia settecentesca.
- “Il sari verde”, di Ananda Devi, Utopia Editore, 2025, (ISBN 979-1280084934). Costretto al riposo dalla malattia, in un tempo circoscritto, ma dilatato da evocazioni e flussi di coscienza, un vecchio mauriziano di origini indiane si perde tra ricordi lontani e deliranti allucinazioni. A poco a poco ripercorre la propria vita e quella delle donne di famiglia. Tutto ruota attorno a un segreto. La narrazione prende ispirazione da un fatto ancestrale, vago e da sempre taciuto in famiglia.
- “La memoria fragile”, di Nathacha Appanah, Einaudi, 2025, (EAN 9788806264987). Il primo agosto 1872 un padre, una madre e un bambino sbarcano a Port Louis, capitale di Mauritius. Arrivano da un piccolo villaggio dell’India. Ingaggiato come lavoratore a contratto, il padre coltiverà i campi di canna da zucchero della colonia britannica. Insieme alla sua famiglia insegue il sogno di un futuro migliore, ma le illusioni si scontreranno presto con la realtà. Quel padre, quella madre e quel bambino sono gli antenati di Nathacha Appanah.
ASCOLTI
- “Mauritius Music 2025, Top Songs”, di Clear Sounding
- “Traditional Sega”, UNESCO 2014, Youtube.
FILM
- “Made in Mauritius”. Si tratta di un cortometraggio del 2009, diretto dal regista mauriziano, David Constantin. È la storia di un pensionato dell’isola e della sua radio, vecchia di vent’anni, che si è rotta. È un film sulla resistenza alle tentazioni della globalizzazione di cui, però, alla fine si cade vittima.
- “Londraz Kann”, di David Constantin, 2014. Una fabbrica di lavorazione della canna da zucchero dove hanno lavorato generazioni e generazioni di mauriziani chiude i battenti a causa della globalizzazione. Al posto delle piantagioni sorge un cantiere per la costruzione di ville di lusso. Marco, Bisson e Rosario assistono impotenti alla chiusura della fabbrica e alla metamorfosi del loro mondo. Disoccupazione e lotte razziali nell’isola paradiso dove i “negri” sono ancora schiavi, mentre francesi, indiani e cinesi si spartiscono la terra e il lavoro.
VIDEO
- Kilimangiaro 2023/24, Mauritius, l’isola dell’armonia.
Testo a cura di Paola Scaccabarozzi