Le oasi del deserto occidentale dell’Egitto, situate lungo le antiche rotte carovaniere tra la Libia e il Sudan, conservano le vestigia dei piu’ importanti regni del passato, dalla maestosita’ faraonica alle influenze ellenistiche, dalle possenti fortezze romane lungo il Limes al periodo paleocristiano, fino alla civilizzazione ottomana.
Camminando nel fitto palmeto dell’oasi di Siwa o per le viuzze della fortezza di Shali, costruita interamente in kerchief (un misto di rocce, fango e sale), visitando le tombe della ”Montagna dei morti” o il tempio dell’Oracolo, in cui si narra che Alessandro Magno fu incoronato re d’Egitto, o ancora rinfrescandosi alle sorgenti di Cleopatra, si respira un un’aura di mistero, che non si dissipa ammirando i colori sgargianti delle acque turchesi e rossastre dei suoi laghi salati, ne le sinuose sabbie del Sahara che si stagliano sullo sfondo.
Un mistero che prosegue nella regione del Fayoum, dove fossili di scheletri di balene giaccioni riversi sulle sabbie di Wadi el Hitan, laghi ”magici” creano giochi di luce e di colore tra le dune ocra che si stagliano su acque cristalline, e che si amplifica non appena si scorgono le desolate colline del deserto nero, per poi infittirsi ulteriormente al cospetto del Sahara el Beyda, il famoso deserto bianco, con le sue forme bizzarre che danno adito all’immaginazione.
Ma non e’ finita: la desolazione del deserto conserva al suo interno le grotte di Djara, con le sue mistiche stalattiti e stalagmiti, le fortezze romane di Labakha e Umm el Dabadib, le tombe dipinte di Muzawaka, che uniscono l’arte faraonica a quella dell’impero di Roma, la necropoli paleocristiana di Bagawat, sino a giungere alla cittadina ottomana di El Qasr, in cui ci si ritrova d’un tratto nei racconti de ”Le mille e una notte”, per terminare a Baharia, dove mummie dorate osservano imperturbabili il passare del tempo.
Un viaggio intenso, fatto di storia e mistero, ma anche di incontri con le calorose popolazioni Berbere e Beduine, sempre pronte ad accogliere il visitatore e a condurlo alla scoperta dei tesori di questa regione meno conosciuta dell’Egitto.
Giorno 1: Mercoledì 27 Marzo 2024
Volo di andata/Cairo (CAI)
Giorno 2: Giovedì 28 Marzo 2024
Cairo/El Alamein/Siwa
Le memorie della sanguinosa battaglia di El Alamein e la lunga strada per l’oasi di Siwa.
Giorno 3: Venerdì 29 Marzo 2024
Oasi di Siwa
Le rovine della fortezza di Shali e del tempio dell’Oracolo, le sorgenti di Cleopatra e l’isola di Fotnas.
Giorno 4: Sabato 30 Marzo 2024
Oasi di Siwa
Un bagno nei turchesi laghi salati, prima di immergersi nell’immensità delle sabbie del Sahara.
Giorno 5: Domenica 31 Marzo 2024
Siwa/Fayoum
Il villaggio di Tunis, con i suoi murales e gli atelier di ceramica.
Giorno 6: Lunedi 01 Aprile 2024
Fayoum
Le balene preistoriche di Wadi el Hitan e i laghi ”magici” di Wadi el Rayan.
Giorno 7: Martedì 02 Aprile 2024
Fayoum/Deserto bianco
Dalle piste del deserto nero alle bizzarre formazioni del deserto bianco.
Giorno 8: Mercoledì 03 Aprile 2024
Deserto bianco/Djara cave/Labakha
Le stalattiti della grotta di Djara e l’impressionante fortezza romana di Labakha.
Giorno 9: Giovedì 04 Aprile 2024
Labakha/Umm al Dabadib/Kharga
Lungo il Limes romano fino all’oasi di Kharga, con il tempio di Ibis e la necropoli paleocristiana di Bagawat.
Giorno 10: Venerdì 05 Aprile 2024
Kharga/Dakhla/El Qasr
Il villaggio di Bashendi, le tombe sotterranee di Balat e la cittadina ottomana di El Qasr.
Giorno 11: Sabato 06 Aprile 2024
El Qasr/Abu Minqar/Baharia
Le pitture tardo egiziane di Muzawaka ed il tramonto dal Jebel el-Engliz.
Giorno 12: Domenica 07 Aprile 2024
Baharia/Cairo (CAI)/Volo di ritorno
Le tombe dipinte di Qaret Qasr Selim ed il museo delle mummie d’oro.
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