La storia delle Zambia ha origini antichissime, tanto che recentemente un team di archeologici ha addirittura scoperto, proprio in questo Paese, quella che si ritiene sia la struttura in legno più antica del pianeta, risalente a 500mila anni fa. Poi la storia dello Zambia prosegue nel corso dei millenni e dei secoli, attraverso l’espansione bantu, le esplorazioni portoghesi, la colonizzazione britannica, l’indipendenza e gli avvenimenti contemporanei.
PREISTORIA, STORIA ANTICA E PRE-COLONIALE:
- 500mila anni fa: resti di una piccola capanna in legno utile a svolgere attività quotidiane, come costruire utensili o macellare carne e svolgere altre mansioni domestiche. Si tratta di un sito situato sotto una cascata (Kalambo Falls, al confine con la Tanzania) dei nostri antenati della specie Homo Heidelbergensis che erano addirittura in grado di utilizzare una serie di tronchi per dare vita a una semplice, ma ingegnosa costruzione. Si tratta di ritrovamenti unici al mondo, ben descritti da uno studio recente (settembre 2023) riportato sulla famosa rivista scientifica “Nature”. Il legno infatti raramente sopravvive a tempi così lontani come quelli della Preistoria. Ciò è stato possibile perché il materiale in questo caso si è conservato in sedimenti impegnati d’acqua, in un ambiente anaerobico, ossia privo di ossigeno. A questo periodo risale anche il cranio, ritrovato presso Broken Hill (attualmente Kabwe, Zambia centrale), di un H. Heidelbergensis.
- Metà V sec. a.C.: presso il sito di Kansanshi, nella zona nord-orientale del Paese, si trova il più antico atelier mondiale di trasformazione di rame, la cui attività è a lungo proseguita nel corso dei secoli. Gli scarti metallurgici, appartenenti all’ultima fase (1200-1600) ammontavano a circa 130mila chili di scorie, indicativi di una produzione intensiva.
- Fino a circa 2000 anni fa: il Paese fu abitato dal popolo di cacciatori-raccoglitori Khoisan (termine che raggruppa i due principali gruppi etnici dell’Africa meridionale).
- Tra l’XI e il XII secolo: si verificano migrazioni di popolazioni di etnia Bantu provenienti dall’Africa centrale, a cominciare dai Tonga.
- Tra il XVII e il XIX secolo: giunsero i Luba e i Lunda dall’attuale Repubblica Democratica del Congo.
PERIODO COLONIALE
- XVI sec.: Se gli esploratori portoghesi giunsero in Africa orientale nel corso del Cinquecento, precisamente arrivò in Mozambico Vasco da Gama nel 1498, non diedero però avvio a un processo di colonizzazione.
- 1855: il medico, esploratore e missionario scozzesse, David Livingstone fu il primo europeo a vedere le maestose cascate dello Zambesi che lui chiamò “Cascate Vittoria”, in omaggio dell’allora sovrana d’Inghilterra. In onore dell’esploratore, invece, la città di Maramba (provincia meridionale) ha una doppia denominazione: Livingstone-Maramba.
- 1888: il magnate britannico Cecil Rhodes, a cui fu appunto intitolata la parte settentrionale dell’attuale Zambia e la parte meridionale dello Zimbabwe, ottiene la concessione da un capo locale per lo sfruttamento delle risorse minerarie della zona occidentale del Paese.
- 1900: la North-Eastern Rhodesia divenne un protettorato britannico, amministrato dalla British South Africa Company (BSAC) La zona divenne nota come il territorio del Nord Rhodesia (in onore di Cecil Rhodes), ed era principalmente un’area di estrazione di risorse minerarie, come rame e altri metalli.
- 1911: la Rhodesia del Nord-Ovest e la Rhodesia del Nord-Est furono unite, formando così la Rhodesia Settentrionale.
- 1923: la compagnia di Rhodes cedette il controllo della regione al governo britannico. Lo stesso si verifico anche per la Rhodesia Meridionale, oggi Zimbabwe.
- 1924: la Rhodesia del nord divenne protettorato britannico.
VERSO L’INDIPENDENZA
- 1953: il Territorio del nord e del sud Rhodesia furono unite fra loro con l’attuale Malawi (allora Nyassaland) nella Federazione di Rhodesia e Nyassaland. Questo periodo, fino agli ai primi anni Sessanta, fu caratterizzato da tensioni razziali e da un crescente malcontento tra la popolazione nera. Numerose furono le manifestazioni di rivolta e i moti di protesta. Importanti a questo riguardo furono Harry Mwaanga Nkumbula dell’African National Congress (ANC) e Kenneth Kaunda dello United National Independence Party (UNIP).
- 1962: le elezioni videro vita a una coalizione (difficile) composta dall’African National Congress e dallo United Independence Party.
- 1964: la Rhodesia ottenne l’indipendenza, Kaunda fu il primo presidente e l’UNIP divenne subito partito unico.
REGIME DI KAUNDA
- 1964-1965: Indipendenza e costruzione della nazione. Kaunda divenne il primo presidente dello Zambia dopo che il paese ottenne l’indipendenza dal Regno Unito il 24 ottobre 1964. I primi anni del suo governo furono focalizzati sulla costruzione della nuova nazione e sull’unità tra i vari gruppi etnici dello Zambia. Kaunda promuoveva il socialismo africano, un modello che combinava sviluppo statale e autosufficienza.
- 1972: Kaunda introdusse un sistema a partito unico, bandendo di fatto tutte le opposizioni politiche. Fu approvata dunque la “Costituzione dello Stato a Partito Unico”, secondo la quale l’unico partito legale era l’United National Independence Party (UNIP), ossia il suo.
- Fine anni Ottanta e inizio Novanta: la popolarità di Kaunda diminuì a causa delle difficoltà economiche e della mancanza di libertà politica. Nel 1991, dopo massicce proteste e un ampio malcontento pubblico, Kaunda accettò l’introduzione di un sistema politico multipartitico. Lo Zambia tenne le prime elezioni multipartitiche nell’ottobre del 1991, e il partito di Kaunda, l’UNIP, fu sconfitto dal Movimento per la Democrazia Multipartitica (MMD), guidato da Frederick Chiluba. Kaunda trasferì pacificamente il potere, segnando la fine del suo governo di 27 anni.
DAGLI ANNI NOVANTA IN POI
- L’atteggiamento del nuovo presidente, Chiluba, fu da subito molto repressivo nei confronti dell’ex apparato governativo dell’UNIP e Kaunda fu esiliato in Malawi. L’ex presidente venne inoltre dipinto come una sorta di dominatore straniero perché Kaunda era di di origini malawiane.
- Questo governo, incredibilmente corrotto, restò al potere fino al 2001 quando fu costretto da pressioni interne al suo stesso partito a cedere il potere a Levy Mwanawasa che era stato vice presidente dal 1991 al 1994.
- Levy Mwanawasa diede vita a una violenta campagna anticorruzione che riuscì a favorire la crescita economica del Paese. Morì nel 2008.
- Il presidente successivo fu Rupiah Banda (2008-2011) a cui seguì Michael Sata, del fronte patriottico. Sata, durante la campagna elettorale, promise di controllare l’espansione economica cinese nell’economia nazionale dello Zambia. Morì però solo tre anni dopo. A lui seguì per un brevissimo periodo il suo vice, Guy Scott, per lasciare il posto a Edgar Lungu.
- Attuale presidente dello Zambia è, dal 2021, Hakainde Hichilema.
Testo a cura di Paola Scaccabarozzi