Il Ruanda conta una popolazione di 13.798.561, secondo una stima del 2024 e ha una densità di popolazione tra le più alte del Continente africano, grazie anche alla salubrità del clima. Le zone maggiormente urbanizzate si trovano vicino alla catena montuosa occidentale, dove la densità di popolazione raggiunge i 350 ab./km². Densamente abitate sono anche le regioni vicine al lago Kivu.
La capitale è Kigali che conta 1.745.555, secondo l’ultimo censimento disponibile (2022).
Il Ruanda è una Repubblica presidenziale con un sistema parlamentare di tipo bicamerale.
La popolazione, come nel confinate Burundi, è prevalentemente costituita da Hutu che rappresentano l’84% del totale. I Tutsi costituiscono il 15% della popolazione (erano il 20% prima del genocidio del 1994). I Twa sono i restante 1%.
Il concetto stesso di etnia Hutu è però molto discusso. È infatti una suddivisione artificiosa che trova il suo fondamento nella colonizzazione e si basa più sull’appartenenza a una determinata classe sociale che sull’etnia, poiché non vi sono significative differenze somatiche, religiose, linguistiche o culturali tra gli Hutu e gli altri gruppi etnici presenti in questi Ruanda e Burundi, a cominciare dai Tutsi.
I Tutsi costituiscono circa il 15% della popolazione del Ruanda. Come già precedentemente sottolineato, ci sono pochissime o nulle differenze tra i due gruppi etnici. Le differenze esistenti possano essere spiegate a livello sociale, economico e culturale. Gli hutu sono tradizionalmente agricoltori, mentre i tutsi erano originalmente allevatori di bestiame. I tutsi sono stati definiti, dalla letteratura coloniale, come una classe di rango elevato per il valore assegnato al bestiame.
I Twa rappresentano una delle più antiche comunità autoctone della regione e sono membri dell’Organizzazione delle nazioni e dei popoli non rappresentati, cioè privi di rappresentazione diplomatica internazionale. Si tratta di un’etnia pigmea.
LINGUE
Le lingue ufficiali del Ruanda sono il Kinyarwanda, lo Swahili, il Francese e l’Inglese.
Il Kinyarwanda è una lingua rwanda-rundi parlata in Ruanda e nei territori confinanti di Uganda e Repubblica Democratica del Congo.
Lo Swahili è una lingua bantu diffusa principalmente in Tanzania, Kenya, Uganda e Ruanda.
In particolare, dopo il Genocidio del 1994, l’intensificarsi dei rapporti con gli Stati Uniti e il ritorno di molti profughi tutsi dall’Uganda (Paese anglofono) ha fatto sì che l’inglese si intensificasse sempre più, sia a livello amministrativo, sia come lingua adottata dalla popolazione. A dimostrazione di questo, nel 2008 il governo ha annunciato il passaggio dal Francese all’Inglese come lingua ufficiale per la didattica scolastica e universitaria.
RELIGIONE
La quasi totalità della popolazione ruandese è cristiana. Secondo i dati del censimento del 2012 vecchi ma gli ultimi disponibili, i cristiani rappresentano circa il 94% della popolazione. Il 2% della popolazione segue l’islam, il 2,5% è ateo e la restante parte della popolazione segue pratiche di tipo animista.
Testo a cura di Paola Scaccabarozzi