La storia del Mozambico affonda le sue origini nella preistoria e si dipana attraverso la colonizzazione portoghese, l’indipendenza, la guerra di liberazione e il periodo contemporaneo.
PREISTORIA E STORIA ANTICA
- 160.000-75.000 a.C.: la scoperta di resti a circa trecento chilometri da Maputo (in territorio sudafricano), di una metropoli di almeno 5mila chilometri quadrati, fa supporre, secondo il ricercatore ed esploratore Michael Tellinger, la presenza di una civiltà scomparsa che ha vissuto scavando l’oro in questa parte del mondo per migliaia d’anni. Essendo la zona della Rift Valley, la culla del genere umano, è probabile che questa attività sia una delle più antiche del pianeta. E anche se di fatto ci si trova nel nord del Sudafrica i confini non sono mai precisi e definiti, pensando soprattutto a un’epoca così remota.
- Nell’età della pietra (dalla comparsa dei primi ominidi al 5mila a.C): il Mozambico era abitato dai San che erano cacciatori-raccoglitori e dai Khoi, principalmente pastori.
- 2000-1000 a.C: secondo gli studiosi, le regioni costiere e insulari dell’Africa orientale, che comprendono dunque anche il Mozambico, partecipavano a scambi commerciali transoceanici, anche se non documentati da fonti scritte. Infatti, la comparsa in India, a partire da queste epoche, di piante coltivate di origine africana come il miglio perlato, il sorgo o il fagiolo dell’occhio (“vigna unguiculata”), è rivelatrice di scambi antichi ancora poco conosciuti.
- I millennio d.C: sviluppo della cultura Swahili legata allo sfruttamento delle risorse del rame e successivamente dell’oro.
- X-XV secolo: commerci con la Civiltà del Grande Zimbabwe, una vasta e ricca rete commerciale e un grande impero in grado di controllare buona parte degli orienti Zimbabwe e Mozambico. Lungo la costa c’erano città portuali, come ad es. Sofala che facevano parte di queste rotte commerciali e intrattenevano scambi con il Grande Zimbabwe.
LA COLONIZZAZIONE PORTOGHESE
- Nel 1498, Vasco da Gama, un navigatore portoghese, raggiunse le coste del Mozambico, segnando l’inizio dell’influenza portoghese nella regione. Negli anni successivi, i portoghesi stabilirono una serie di fortezze lungo la costa per facilitare il commercio, in particolare quello degli schiavi.
- Nel 1505, i portoghesi fondarono la prima colonia permanente a Sofala. Il nome “Mocambique” designò dapprima una piccola isola corallina all’imboccatura della baia di Mossuril, in cui i Portoghesi costruirono un forte nel 1510 e la cittadina di Sao Sebastiao de Mocambique.
- 1580-1640: periodo di decadenza per le colonie portoghesi in Africa. Il Portogallo era maggiormente occupato, dal punto di vista coloniale, in Brasile.
- XVII secolo: il Mozambico divenne “Capitaneria generale”, alle dipendenze del viceregno di Goa in India (1609-1752) ampliando i possedimenti portoghesi verso l’interno e creando vari governatorati.
- 1752, il Mozambico divenne ufficialmente una colonia portoghese. Durante il periodo coloniale, i portoghesi sfruttarono le risorse naturali del paese, tra cui l’avorio e il legname, e impiegarono lavoro forzato, in particolare per la coltivazione di zucchero e la produzione di altre materie prime. Sebbene ci fossero alcune forme di resistenza, il controllo portoghese si consolidò, e l’infrastruttura coloniale si sviluppò, seppur in modo limitato, con città costiere come Maputo (allora conosciuta come Lourenco Marques) che divennero centri di commercio e amministrazione.
- 1790: data a cui si riferisce il recente ritrovamento di una imbarcazione francese, di cui si è parlato sul “The Guardian” (ottobre 2024), per il trasporto degli schiavi partita da Mauritius e affondata al largo della costa mozambicana. Molto probabilmente si tratterebbe dell’”Aurore”, simbolo di resistenza e di rivolta dei neri, che non volevano essere strappati alle loro terre”, come testimoniato da Celso Simbine, uno degli archeologi che ha partecipano allo studio.
- Nel 1891, il Portogallo e il Regno Unito raggiunsero un accordo formale che stabiliva i confini tra il Mozambico (colonia portoghese) e l’Africa centrale britannica (Zambia). Questo trattato segnò l’inizio della delimitazione ufficiale delle colonie africane in base agli interessi delle potenze coloniali europee. Intanto si affermò sempre più la Compagnia del Mozambico. Si trattava di una società fondata l’11 febbraio 1891, con un capitale sociale di circa 5 milioni di dollari, ottenuto da finanziatori provenienti da Germania, Regno Unito e Sud Africa. La concessione fu concessa per un periodo di cinquenni anni, durante i quali l’azienda potè non solo sfruttare le risorse e la manodopera esistente (in parte attraverso il sistema di lavoro forzato chibalo), ma anche concedere sub-concessioni. Alla società fu concesso il diritto esclusivo di riscuotere le tasse. In cambio, lo Stato portoghese riceverebbe il 7,5% degli utili della società e il 10% delle azioni vendute. La società doveva inoltre insediare 1.000 famiglie portoghesi e fornire istruzione e pubblica amministrazione nel suo territorio. La compagnia sviluppò notevolmente la colonia, costruendo ferrovie e commerciando in manodopera e schiavi con le colonie britanniche, in particolare con il Sudafrica. Nel XX secolo la colonia raggiunse i confini attuali ed era suddivisa in cinque distretti o governatorati (Mozambico, Quelimane, Tete, Inhambane, Lourenço Marques).
- 1902-1917: ribellioni contro la compagnia che imponeva il lavoro forzato.
LOTTA PER L’INDIPENDENZA E GUERRA CIVILE
- La lotta per l’indipendenza del Mozambico iniziò nel contesto di un crescente movimento anticoloniale in tutta l’Africa.
- Negli anni Sessanta e, in particolare nel 1962, il Paese vide l’affermarsi di FRELIMO, movimento armato “Fronte per la Liberazione del Mozambico” che era un movimento di matrice socialista in cui erano confluiti vari movimenti indipendentisti. A partire dal 1964 poi il FRELIMO diede inizio alla Guerra di Indipendenza del Mozambico, mentre il Portogallo stava già sostenendo un conflitto armato contro forze indipendentiste in Angola e Guinea-Bissau.
- Sotto la guida di figure come Eduardo Mondlane (che fu ucciso nel 1969) e Samora Machel, il FRELIMO ottenne il supporto delle masse popolari e dei paesi socialisti durante la Guerra Fredda. Il conflitto contro le forze portoghesi culminò con la Rivoluzione dei Garofani in Portogallo nel 1974, che portò alla fine del regime fascista e al ritiro delle forze coloniali dal Mozambico. I coloni portoghesi furono espulsi o fuggirono con propri mezzi e il 25 giugno 1975 e il Mozambico si autoproclamò indipendente. Machel, comandante del FRELIMO, fu il primo presidente e dittatore fino al 1986 della Repubblica Popolare del Mozambico che fu uno stato socialista con un solo partito, appoggiato soprattutto dall’unione Sovietica e da Cuba.
- Dopo l’indipendenza, il Mozambico divenne un punto di riferimento per i movimenti indipendentisti di Sudafrica e dell’allora Rhodesia (il territorio che una volta costituiva la Rhodesia corrisponde principalmente a due stati indipendenti: Zimbabwe e Zambia). Questi paesi, anche con il sostegno degli Stati Uniti, finanziarono la costituzione in Mozambico di un esercito di liberazione anti-comunista, il RENAMO (Resistencia Nacional Mocambicana) Nei primi anni Ottanta , il RENAMO iniziò una serie di attacchi contro le strutture del Paese come scuole, ferrovie, ospedali.
- Tra il 1981 e il 1992 in Mozambico ci fu una guerra civile che causò oltre un milione di morti e milioni di sfollati. Il conflitto fu particolarmente devastante per la popolazione civile e per l’economia del Paese.
L’ACCORDO DI PACE E IL PERIODO POST BELLICO
- Nel 1992, il governo del Mozambico e la RENAMO firmarono gli Accordi di pace di Roma, che pose fine alla guerra civile. A partire da quel momento, il paese iniziò un processo di ricostruzione e democratizzazione. Tuttavia, il Mozambico ha dovuto affrontare gravi difficoltà economiche, politiche e sociali, incluse periodiche crisi alimentari, corruzione e il forte divario tra le aree urbane e rurali.
- Nel 1994 si tennero le elezioni. Vinse il FRELIMO, mentre il RENAMO emerse come principale partito di opposizione.
- Nel 1995 il Mozambico entrò nel Commonwealth (unico paese membro a non essere mai stato parte dell’Impero Britannico). Diversi milioni di profughi iniziarono a rientrare nel paese.
- Nel 1999 si svolsero altre elezioni che furono nuovamente vinte dal FRELIMO. Questa volta, però, il RENAMO denunciò brogli elettorali e si rivolse alla Corte Suprema che approvò l’esito delle elezioni e la loro correttezza.
Testo a cura di Paola Scaccabarozzi