Come in tutti gli altri ambiti, anche in quello culinario sono evidenti le influenze delle cucine dell’Asia meridionale, africana, cinese ed europea (francese in particolare).
Ecco i piatti principali:
- Dholl Puri: è una delle specialità più amate a Mauritius e costituisce un diffusissimo cibo di strada. E’ simile a una piadina ed è a base di farina di lenticchie gialle (dal “dholl”), servita con curry di fagioli, chutney (preparazione agrodolce o piccante, tipicamente indiana) e rougaille (Salsa di pomodoro con cipolla, aglio, erbe e spezie).
- Biryani mauriziano: variante del biryani indiano, molto ricco e speziato, spesso preparato con pollo o agnello, patate fritte e riso aromatizzato.
- Mine Frite: versione mauriziana dei noodles fritti cinesi, con verdure, uova, pollo o gamberetti.
- Gateau Piment: Frittelle di lenticchie con peperoncino, coriandolo e cipolla. Un tipico snack da strada.
- Daube: stufato ricco e saporito, preparato con carne, pomodori freschi, cipolla, aglio, zenzero, erbe fresche e spezie locali. Viene cotto molto lentamente.
- Octopus Salad (Salade Ourite): Insalata fredda di polpo con cipolla, peperoncino, limone e spezie locali.
- Bol Renversé: piatto a base di riso, carne e uovo fritto. Si tratta di un piatto di origine cinese.
Tra gli ingredienti più utilizzati in cucina:
- Erbe: coriandolo fresco, foglie di curry, menta.
- Spezie: curcuma, curry, cumino, coriandolo, zenzero.
- Legumi: lenticchie, fagioli rossi, ceci.
- Pesce e frutti di mare: marlin, ostriche, gamberi e polpi.
I numerosi tipi di pane presenti nella cucina di Mauritius sono tutti di derivazione indiana: roti, naan, pharata.
A Mauritius è molto diffuso lo street food. Si possono facilmente trovare dai venditori ambulanti snack, noti come gajak che significa appunto “snack” in lingua creola.
Sono spuntini fritti, come samosa (involtini triangolari con verdure e curry) e gato piman (palline fritte di piselli secchi).
A Mauritius si trova anche moltissima e ottima frutta tropicale:
- Ananas dolce, piccolo e profumato.
- Mango e sono numerose le varietà disponibili, soprattutto nei mesi compresi tra novembre e marzo.
- Banane, piccole e molto dolci.
- Papaya (o pawpaw), disponibile quasi tutto l’anno, ha la polpa arancione e dolce.
- Litchi (o lychee), molto diffusi da novembre a gennaio.
- Longan, si tratta di frutti simile al litchi, ma dal gusto più delicato.
- Cocco, viene consumato sotto forma di acqua di cocco fresca oppure come polpa da mangiare. Si trova spesso nei mercatini.
- Guava (goyave), ce ne sono di diverse varietà.
- Passion fruit (frutto della passione), spesso si consuma sotto forma di succo.
- Mangostano (Mangosteen), si tratta di un frutto tropicale raro, dolce e molto pregiato.
- Tamarindo, ideale per marmellate, succhi o utilizzato come ingrediente per i dolci.
- Carambola (star fruit), a forma di stella, ha un gusto fresco e leggermente acidulo.
- Jackfruit, enorme frutto spinoso, dolce e fibroso.
Bevande
L’isola offre una buona varietà di bevande sia analcoliche sia alcoliche. Ancora una volta, evidente l’influenza della cultura creola, indiana, cinese e francese.
Eccole:
- Alouda: Bevanda dolce e rinfrescante, simile al “falooda” indiano. Si preparata con latte, semi di basilico, agar-agar (gelatina) e, in alcuni casi, con sciroppo di vaniglia o fragola. Spesso servita fredda, si trova nei mercati locali, soprattutto in quello centrale di Port Louis.
- Succhi di frutta freschi, a base di mango, ananas, passion fruit, papaya, litchi, carambola, tamarindo…
- Té alla vaniglia e the nero aromatizzato alla vaniglia che viene prodotto localmente (es. dalla fabbrica di tè Bois Chéri).
- Acqua di cocco fresca
- Infusi locali e rimedi erboristici, a base di citronella, menta, foglie di guava o altre erbe locali.
- Lassi, bevanda tipicamente indiana a base di yogurt.
Tra le Bevande alcoliche locali:
- Rum mauriziano, molto rinomato e prodotto localmente grazie alla grande quantità di canna da zucchero presente nell’isola.
- Birra, prodotta localmente.
- Mauritius Punch, mix di rum, lime, zucchero e menta. E’ uno dei cocktail più famosi del Paese.
Testo a cura di Paola Scaccabarozzi