Highlights economici
- Abbondante disponibilità di materie prime: il petrolio, primaria fonte di entrate per questo Paese, non è l’unica materia prima che abbonda. Legname, manganese, minerali di ferro, oro, fosfato, piombo, zinco, rame, argento, diamanti e minerali rari come niobio e titanio.
- Stabilità politico-sociale: il Gabon è stato finora annoverato fra i Paesi piu’ stabili della regione sub-sahariana, ma la crisi socio-economica che si prolunga da ormai quattro anni, accompagnata dal tentativo di colpo di stato perpetrato nel gennaio 2019, hanno finito per modificare questa percezione.
- Dipendenza dalle importazioni: al momento il consumo locale è quasi totalmente assicurato dalle importazioni, sia in termini di prodotti della terra (frutta, verdura, cereali, ecc.) che di prodotti dell’allevamento (carne bovina, suina, pollame, ecc.).
- Potenzialità nel settore agricolo: lo sviluppo del settore sara’ cruciale per pervenire entro il 2030 (come auspicato dal Presidente) alla sicurezza alimentare.
-
Silvicoltura e agricoltura: Diversi progetti sono stati realizzati per promuovere lo sviluppo industriale e agricolo, tra cui la creazione a Nkok di una zona economica speciale di 1126 ettari specializzata nella trasformazione del legno, la creazione di due piantagioni di olio da palma su oltre 100.000 ettari totali e di una piantagione di caoutchouc di piu’ di 28.000 ettari.
Quadro macroeconomico
Nonostante un reddito medio pro-capite relativamente elevato, che in base al World Development Report della Banca Mondiale inserisce il Paese nella classifica dei paesi considerati a reddito medio, il Gabon è marcato da grandi disparità economiche e dualismi territoriali, così come notevoli sono le carenze infrastrutturali e sociali.
Dopo un lungo periodo di crescita economica mediocre, le Autorità hanno lanciato nel 2010 un ambizioso programma strategico, denominato “Programma Strategico Gabon Emergente” (PSGE), per trasformare il Paese in un’economia di mercato diversificata all’orizzonte del 2025, sulla base di un master plan elaborato dalla società multinazionale Bechtel e confidando la gestione del programma all’allora neo costituita AGNT – Agenzia Nazionale Grandi Lavori.
Il ribasso del prezzo internazionale del petrolio, che rappresenta circa il 44% delle entrate pubbliche ed il 25% del PIL, e da cui il Gabon introita oltre l’80% delle entrate provenienti dall’export, incidendo negativamente sul bilancio dello Stato ha ulteriormente ostacolato la realizzazione delle grandi opere infrastrutturali previste dal governo, che intende comunque perseguire la modernizzazione delle infrastrutture, lo sviluppo del capitale umano e le riforme strutturali che frenano la diversificazione dell’economia e la competitività del Paese. Gli ultimi tre bilanci dello Stato, tenendo conto del perdurante basso livello dei prezzi petroliferi, hanno subito una forte riduzione delle spese correnti, pur volendo preservare quelle per i servizi sociali e gli investimenti.
Fonte : www.infomercatiesteri.it