La storia delle isole Comore è molto più antica di quanto si possa immaginare perché, come il Mediterraneo, anche l’Oceano Indiano, è stato attraversato da imbarcazioni sin da tempi remoti ed è stato caratterizzato da una rete di scambi commerciali a partire addirittura dal II millennio a.C.
Il resto della storia dell’arcipelago, noto anche come “isole della luna” (dall’arabo, “Djzair al Qamar”) ha a che fare con esploratori, sultanati, rotte commerciali che proseguono nei secoli, conquiste e indipendenza.
Storia antica e moderna
- Nel corso della seconda metà del I millennio d.C.: l’Africa rivolta a Oriente, quindi dalla Somalia al Mozambico, comprese le isole Comore e il Madagascar, diventa sempre più il teatro di scambio culturale e di rotte marittime e terrestri. Nasce così la civiltà Swahili che è di fatto, come testimoniato da un recente studio effettuato sul DNA e pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica “Nature”, dal titolo “Entwined African and Asian genetic roots of medieval peoples of the Swahili coast”, il frutto dell’incontro tra più popoli.
- Nel VI sec. d.C., popolazioni Bantù giunsero alla Comore dalle coste orientali del continente africano.
- Intorno all’VIII sec: i primi migranti austronesiani (originari principalmente della Malesia e dalla Polinesia) raggiunsero il Madagascar dopo aver attraversato le Comore e aver avuto contatti con le popolazioni Bantù.
- A partire dal IX sec., l’arcipelago fu invaso da arabi, soprattutto Shirazi, ossia discendenti di famiglie aristocratiche di Shiraz (Persia, attuale Iran) che diedero vita a sultanati. Il più importante fu quello di Anjouan.
- Nel XV sec.: la presenza di commerci sempre più intensi con le Indie e con la Cina sono testimoniati anche dall’introduzione della porcellana bianca e blu alle Comore, così come in molte città della costa dell’Africa Orientale. Esisteva in contemporanea un “commercio di uomini”, la tratta degli schiavi che interessava l’Africa Orientale, ma anche le Comore (e il Madagascar) e continuava a rifornire l’Arabia, l’India e l’Asia Orientale. Gli schiavi africani erano particolarmente numerosi soprattutto nella regione indiana del Gujarat.
- Nel corso del Cinquecento: i Malgasci, provenienti dal vicino Madagascar, si insediarono nelle Comore e, in particolare nell’isola di Mayotte (dipartimento d’oltremare della Francia, ma geograficamente assimilabile alle Comore). Nel 1505 giunsero nell’arcipelago anche gli esploratori portoghesi, seguiti poi da francesi, olandesi e inglesi.
La conquista francese, il Madagascar e l’Indipendenza
- Tra il 1841 e 1912 la Francia conquistò i sultanati, a cominciare dall’isola di Mayotte. Le altre isole divennero quindi protettorato francese (1886) e poi ammesse formalmente alla Francia (1912) e poste sotto l’amministrazione del governatore generale del Madagascar fino al 1946. Nel periodo del loro controllo, i coloni francesi, insieme a compagnie commerciali e a ricchi mercanti arabi, diedero vita a un’economia fondata sulle piantagioni, che tuttora sfrutta circa un terzo del territorio delle Comore per prodotti da esportazione.
- Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, alle isole venne data autonomia finanziaria e amministrativa e rappresentazione nella legislatura francese. Le isole raggiunsero completa autorità amministrativa nel 1961.
- Dalla fine degli anni Sessanta e nei primi anni Settanta, le Comore iniziarono a cercare di ottenere l’Indipendenza dalla Francia.
- Il 6 luglio 1975: il parlamento comoriano approvò una risoluzione con la quale fu dichiarata l’indipendenza, con l’astensione dei deputati di Mayotte che rimase sotto il controllo francese.
Dagli anni Novanta all’attualità
- La politica delle Comore è stata segnata dalla presenza di regimi autoritari: nel 1995-96 si è insediato un regime militare guidato dal mercenario francese, Bob Denard, e solo l’intervento dell’esercito francese ha restaurato la democrazia.
- Nel 1999 un colpo di stato ha portato ala potere il colonnello Azali Assoumani.
- Nel 2002, con la mediazione della Francia e dell’Unione Africana ,sono state ripristinate le istituzioni democratiche, salvaguardando le aspirazioni di autonomia delle tre principali isole dell’arcipelago.
- Nel 2007, il rifiuto del Presidente dell’isola di Anjouan, Mohamed Bacar, di dimettersi allo scadere del mandato, ha portato a una secessione di fatto che si è conclusa con un intervento militare (2008).
- Alle presidenziali del 2016, Assoumani è stato eletto Presidente. Dopo che un referenzio del 2018 gli ha concesso la possibilità di ricandidarsi, è stato riletto nel 2019.
Testo a cura di Paola Scaccabarozzi