Il Burundi è un Paese a vocazione fortemente agricola, la sua cucina quindi è ricca di prodotti tradizionali del territorio.
I piatti tipici burundesi sono a base di ingredienti locali come il mais, le banane, il riso, i fagioli, la manioca e le patate dolci. Non mancano però neppure alcune influenze, a cominciare a quelle legate alla cultura belga.
I piatti principiai sono:
- Ugali: una sorta di polenta a base di farina di mais e acqua che costituisce uno degli alimenti base di molte zone del continente africano, soprattutto nell’area centro-orientale e meridionale.
- Ibihaza (diffuso anche nel vicino Ruanda): si tratta di un piatto a base di zucca cotta con fagioli e talvolta arricchita con spezie locali.
- Isombe (diffuso anche in Congo e Ruanda): è un piatto preparato con foglie di manioca tritate e cotte, a volte accompagnato da riso o patate.
- Brochettes: Spiedini di carne, in particolare di manzo, maiale o pollo, spesso grigliati e serviti con verdure o patate.
- Piatti a base di pesce: può essere consumato fresco, affumicato o secco. Proviene dal lago Tanganica e dal fiume Ruzizi.
- Per quanto concerne i dolci, in Burundi non sono particolarmente elaborati, ma ci sono alcune prelibatezze locali, come il Mandazi (diffuso anche in altri Paesi, soprattutto nella parte orinate del continente), è una frittella dolce che viene consumata come snack o dessert.
- Il pane a forma di baguette, lascito coloniale, si trova in città.
BEVANDE
Tra le bevande che si possono trovare in Burundi:
- Bikoro: si tratta di una bevanda tradizionale preparata con il succo di canna da zucchero. Ha un sapore dolce e rinfrescante.
- Caffè: il Burundi è noto per la produzione di caffè di alta qualità, quindi è molto comune bere caffè, sia al mattino che durante le pause quotidiane.
- Soft drinks: le bevande gassate sono molto diffuse, specialmente nelle città e nelle aree urbane.
- Tra le bevande alcoliche, prevale il consumo di una birra locale, chiamata “impeke”, prodotta con il sorgo rosso o bianco. La sua gradazione non è elevata. In passato era, per antonomasia, la “bevanda reale”, consumata dal re e dalla nobiltà durante i rituali e le celebrazioni più importanti. Ancora oggi la birra di sorgo non manca in occasioni speciali, come matrimoni, funerali… Viene servita all’interno di zucche cave e bevuta con cannucce. E’ caratterizzata da un sapore acidulo. Esiste poi un altro tipo di birra. Si chiama “insongo” ed è prodotta, utilizzando banane definite “da birra”, cioè varietà dal sapore molto particolare. Le banane vengono raccolte ancora verdi e successivamente affumicate al fine di donare loro un aroma distintivo. Il succo (l’“umutobe”) viene estratto e si aggiungono acqua e sorgo rosso tostato. La fermentazione avviene in un contenitore coperto di foglie di banano. Il risultato è una birra dolce e molto alcolica.
Testo a cura di Paola Scaccabarozzi