Highlights economici
- Risorse naturali e minerarie: petrolio e gas continuano ad essere i due pilastri sui quali si basa l’economia angolana. Soyo e Cabinda sono i due centri petroliferi del Paese.
- Riforme politiche: il nuovo Presidente, João Lourenço, ha sancito una netta cesura rispetto ai 37 anni di presidenza dos Santos. Oltre ad aver avviato un significativo processo di apertura del paese ai capitali ed investitori internazionali, Lourenço ha infatti apertamente dichiarato guerra a fenomeni quali corruzione e nepotismo.
- Polo di espansione nell’Africa Australe: il Governo ha in essere una strategia infrastrutturale finalizzata a rendere l’Angola la “piattaforma logistica dell’Africa Australe”, grazie alla sua ottimale localizzazione geografica e alle sue risorse economiche.
- Agricoltura e pesca: questi settori hanno un grande potenziale in Angola. Il Ministero dell’Agricoltura angolano ha stimato in 35 milioni gli ettari di terreno potenzialmente coltivabili.
- Fornitura energia elettrica carente: il paese é ancora carente nel settore della produzione energetica. Le grandi risorse idroelettriche sono sfruttate solo in minima parte. Questa situazione costituisce uno dei più rilevanti ostacoli all’industrializzazione del Paese e, più in generale, alla diversificazione dell’economia.
- Fornitura di acqua e reti fognarie carenti: il paese é ancora carente nel settore della produzione e dello smaltimento delle acque, nonché nel trattamento dei rifiuti. La situazione ha un impatto notevolmente sfavorevole sulle condizioni igieniche-sanitarie della popolazione e accresce il carico di lavoro sul sistema sanitario del Paese.
- Flussi turistici: la progressiva apertura del Paese e l’annunciata semplificazione della procedura di ottenimento dei visti si inquadrano nell’auspicio governativo di rendere il turismo una valida risorsa economica.
Quadro macroeconomico
La produzione e l’economia angolana non possono ancora considerarsi svincolate rispetto alle fluttuazioni del prezzo del petrolio sui mercati internazionali. Tuttavia gli osservatori internazionali hanno accolto positivamente gli sforzi del governo nella diversificazione dell’economia. Fondamentale sarà anche l’approvazione di una serie di provvedimenti legislativi, tra cui la legge sulla concorrenza e la legge sugli investimenti privati, che dovrebbero consentire una apertura del mercato e, al tempo stesso, diminuire la presenza dello Stato nell’economia.
Su richiesta del Governo, il Fondo Monetario Internazionale ha concesso un finanziamento di 3,7 miliardi di dollari per l’Angola, che rappresentano la cifra più elevata mai stanziata per un Paese dell’Africa subsahariana. L’erogazione del finanziamento è condizionata al soddisfacimento di una serie di misure da parte di Luanda, tra cui il definitivo passaggio a un regime di cambi flessibili, il varo di una politica monetaria restrittiva, il contenimento del debito pubblico, una nuova legge sulla concorrenza e l’istituzione di una nuova agenzia anticorruzione.
Fonte : www.infomercatiesteri.it