Foto © S. Alfonsetti
Al confine tra lo stato di Gibuti e l’Etiopia, nel cuore di una depressione della regione chiamata “triangolo di Afar”, si trova il lago salato di Abbé. Incontro di tre placche tettoniche in movimento, la regione è una delle più interessanti aree geologiche e antropologiche di tutta l’Africa.
Il lago Abbé è uno specchio d’acqua salata, un lago ipersalino dove acqua contenente sali minerali entra ma senza un deflusso e l’acqua pura evapora dalla superficie. È circondato da un paesaggio lunare, fatto di deserto salino e raggiungibile attraverso le vaste distese di argilla bianca del Petit Barra e del Grand Barra. Una delle meraviglie ambientali di questo minuscolo stato ancora tutto da scoprire, regala alla vista una varietà morfologica e geologica, fatta di acqua ad alta concentrazione salina, guglie e pinnacoli di sedimenti calcarei dalle forme surreali, depositi di gesso dai colori irreali, circondati da sorgenti sulfuree, e lo spettacolo di una miriade di fenicotteri rosa che si radunano all’alba. Sulla sponda nord-occidentale sorge il monte Dama Ali (1069 metri), un vulcano inattivo, mentre lungo le coste sud-occidentali e meridionali si estendono vaste saline, larghe circa 10 km. Le recenti siccità e l’estrazione di acqua per l’irrigazione dal fiume Awash che si immette nel lago ha causato la caduta del livello dell’acqua. Il popolo Afar ha creato un insediamento vicino alla riva del lago.