Un’annosa disputa sul riso jollof risolta dall’UNESCO.
Da sempre Nigeria, Ghana, Senegal e Camerun si sono contesi la paternità di questo piatto. Ebbene l’UNESCO ha recentemente dichiarato il Senegal re della famosa specialità dell’Africa occidentale. Il Jollof senegalese, infatti, si è distinto da quello degli altri tre Paesi e la stessa organizzazione culturale delle Nazioni Unite ha inserito il piatto nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità. Il riso Jollof è ormai parte integrante dello stile di vita della popolazione. Le sue origini sono da rimandare alle comunità di pescatori dell’isola di Saint-Louis.
L’UNESCO ha dichiarato:
Il piatto è tipicamente preparato con pesce, riso spezzato, pesce essiccato, molluschi e verdure di stagione come cipolle, prezzemolo, aglio, peperoncino, pomodori, carote, melanzane, cavolo bianco, manioca, patata dolce e alloro.
L’UNESCO ha decretato il Ceebu Jen (o Thieboudienne) del Senegal come il migliore, aggiungendo che il piatto fa parte del loro patrimonio culturale. Secondo una ricerca di Conversation Africa, le origini possono essere fatte risalire al radicamento del dominio coloniale in Africa occidentale tra il 1860 e il 1940. Durante questo periodo, i colonizzatori francesi sostituirono le colture alimentari con il riso spezzato importato dall’Indocina. Con il tempo, il riso di queste dimensioni è stato apprezzato sempre di più dai senegalesi rispetto ai chicchi di riso interi dando vita così al Ceebu Jen.
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