Sulle orme del qat, la droga da masticare, seguendo i mercati e la rotta commerciale del Corno d'Africa. Harar, città fortificata senza tempo, dall'odore di spezie e caffé. I paesaggi lunari del Lago Abbé e Assal, i nomadi Afar, i vulcani di Ghoubbet, la misteriosa Tadjoura.
Etiopia, Gibuti: La via del qat
Etiopia, Gibuti: La via del qat
Partenze a date libere da Novembre 2020 a Marzo 2021
10 giorni da ... € con accompagnatore italiano
Programma a breve online
Un viaggio che ripercorre le vie del commercio del qat, la potente anfetamina naturale masticata in tutto il Corno d’Africa come fonte di ispirazione, collante sociale e “scacciapensieri”. Traffici più o meno leciti che si irradiano dall’affascinante Harar, la “città proibita” dai pittoreschi vicoli profumati di caffè e di spezie e, attraversando verdi vallate, deserti sulfurei, laghi salati e aspre dorsali vulcaniche, giungono alla spettacolare costa di Gibuti.
Negli altopiani orientali si narra un’antica leggenda secondo la quale il qat sarebbe nato da una goccia di elisir di lunga vita. Masticare queste foglie miracolose fa parte della tradizione ed è abitudine diffusa in tutta la regione. Seguendo le strade del suo commercio visiteremo la splendida Harar, una delle città più sorprendenti dell’Etiopia, con le sue mura fortificate, le numerose moschee e gli animati mercati, fino a raggiungere Gibuti, un piccolo paese che accoglie in sé una grande varietà di ambienti, tra pendii verdeggianti, paesaggi lunari difficili da dimenticare e spiagge bianche dai fondali intatti.